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._Roxy_..
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THE LAST STORY 
Titolo: The Last Story
Piattaforma: Nintendo Wii
Genere: j-rpg
Software house: Nintendo
Sviluppatore: Mistwalker
Distributore: Nintendo
INTRODUZIONE
Il genere dei gdr giapponesi, purtroppo, sta vivendo ormai da diversi anni quella che potremmo definire una vera e propria crisi. Final Fantasy non è più il più importante franchise videoludico del mondo e molti titoli non riescono a trovare un mercato al di fuori del Giappone. Anche se il genere è nato in Occidente, si è sviluppato ed evoluto proprio per mano dei giapponesi: ancora oggi ricordiamo con tanta nostalgia titoli come Chrono Trigger, Secret of Mana, Breath of Fire, i primi (veri) Final Fantasy e Dragon Quest. Quelli erano i giorni di gloria dei giochi di ruolo giapponesi.
Ma anche se questo genere si è indebolito non è certo morto e, di recente, sono emerse parecchie buone idee. Spesso non si sono tradotte nelle migliori esperienze ed è raro vedere così tante belle idee implementate in un unico gioco come avviene in The Last Story, firmato Mistwalker e Nintendo. Mistwalker è uno studio di sviluppo fondato dal creatore della serie Final Fantasy, Hironoby Sakaguchi, che si è dato da fare per portare una ventata di aria fresca nel genere con questo interessantissimo titolo.
Va riconosciuto che The Last Story si rifà molto a Final Fantasy sia per il titolo che per il logo. Ma il gioco ci offre sicuramente un'esperienza molto più varia rispetto agli ultimi capitoli di FF, più intensa e condensata. Ma andiamo con ordine...
STORIA
Per la prima volta al timone dai tempi di Final Fantasy X (quella era stata l'ultima occasione in cui Sakaguchi aveva diretto personalmente un gioco e non solo svolto il ruolo di supervisore), il "maestro” ha deciso di creare un prodotto completamente diverso dai suoi titoli abituali, a partire dalla trama.
La scelta di limitare al minimo indispensabile gli elementi fantascientifici, tanto cari al fantasy giapponese, ha restituito una storia di stampo fantasy classico, con cavalieri, mercenari, castelli, nobiltà e giovani donzelle in pericolo. Nel gioco ci troveremo ad impersonare Zael, giovane mercenario che, con l'amico di sempre, Dagran, e la sua allegra combriccola di compagni, viaggia per un mondo devastato dai conflitti ed in lenta agonia in cerca di fama e riscatto sociale. Il protagonista e i suoi amici si ritroveranno presto sull'isola di Lazulis, governata dal Conte Arganan e sede di un portentoso cannone magico. Tale arma rende Lazulis temuta come una superpotenza ma, allo stesso tempo, la grande energia emessa dal cannone attira le sgradite attenzioni di mostri di vario genere. Proprio durante i primi incarichi di Zael su Lazulis incontreremo due personaggi chiave di The Last Story: l'Ignoto e Lady Calista. Il primo è un entità misteriosa che vive sull'isola che riconoscerà Zael come spirito affine e gli farà dono dei propri poteri, poteri che, come vedremo più avanti, non avranno esclusiva rilevanza ai fini della trama ma interverranno anche nel gameplay. Lady Calista è invece la giovane nipote del conte Arganan che, come nella più proverbiale delle situazioni, tenterà la fuga da palazzo per evitare un matrimonio combinato con uno sgradevole nobilotto. Abbastanza prevedibilmente tra Zael e Calista nascerà una storia d'amore che costituirà una delle tematiche portanti di The Last Story, narrata senza eccessivi momenti smielati, ma con un certo gusto maturo per il romanticismo.
La trama del gioco, come possibile notare, non è particolarmente originale nè pregna di colpi scena: già giunti ad un terzo del gioco è possibile indovinare con una certa precisione come proseguirà la storia fino alla fine. Nonostante questa prevedibilità di fondo è però apprezzabile il tipo di narrazione impostato da Sakaguchi: la regia delle scene filmate è eccellente ed il ritmo ben studiato. Inoltre il gioco offre una prospettiva abbastanza matura sulle politiche di corte, con intrighi, tradimenti ed assassini, che si rivela a tratti più affascinante della trama principale.
Altro punto a favore per il gioco è senza dubbio l'ottima alchimia che viene a crearsi tra i membri del team di Zael. Forse alcuni personaggi sono un pò stereotipati (il donnaiolo, la ragazza un pò maschiaccio, il solitario, ecc...) ma le interazioni che vengono a crearsi tra di loro sono assolutamente credibili e ben studiate. I personaggi dialogano tra loro praticamente sempre, sia nelle fasi d'azione che in quelle più rilassate, si punzecchiano a vicenda e si esprimono con il proprio personale lessico e modo di fare, creando un'atmosfera simpatica e verosimile.
GAMEPLAY
La città di Lazulis, unica grande città esplorabile, è l'hub centrale da cui prendono il via tutte le sequenze principali di gioco. A differenza di molti altri j-rpg, in The Last Story non c'è una world map e non vi sono lunghe sequenze di viaggio tra una location e l'altra. Tutto è appunto concentrato nella città di Lazulis e da essa, e da alcuni dei sui luoghi più importanti, prendono il via le varie missioni.
La città è piuttosto grande e realizzata con particolare cura, a dare l'impressione di un luogo vivo e pulsante. Gli abitanti passeggiano incessantemente per le molteplici vie e gli innumerevoli vicoli; è possibile parlare con loro, ascoltare i loro discorsi, aiutarli nei loro piccoli problemi quotidiani. I negozi cambiano il prezzo delle loro merci in continuazione, in base alla domanda e all'offerta e vi è tutto uno stuolo di segreti e cose da fare e da scoprire in giro per le vie. Due dei luoghi di maggior interesse sono la locanda ed il castello, spesso punti di partenza per nuovi capitoli della storia e missioni del gioco.
In missione è possibile osservare un approccio al combattimento che miscela azione e strategia. In queste fasi ci ritroviamo a percorrere delle sezioni relativamente lineari, disseminate di nemici, controllando Zael e lasciando gli altri personaggi nelle mani dell'intelligenza artificiale. Nei panni di Zael ci sono permesse tutta una serie di azioni come prendere copertura dietro ad elementi del background, osservare lo scenario per individuare segreti, dare ordini ai compagni, utilizzare la balestra per attaccare a distanza o lanciarsi direttamente in combattimento.
Prima di ogni combattimento il gioco mette in pausa l'azione e ci permette di dare uno sguardo al campo di battaglia dall'alto, lasciandoci liberi di decidere la migliore strategia, sia essa la carica frontale, l'intrufolarsi alle spalle dei nemici e farli fuori uno ad uno od ordinare ad un compagno di usare la magia per far crollare ponti o colonne addosso agli avversari. Il combattimento stesso offre svariate possibilità per ogni situazione.
E' possibile con Zael, ad esempio, saltare sopra un muro per piombare in picchiata sugli avversari, lanciarsi in scivolata verso un nemico od espandere i cerchi magici lasciati sul terreno dai compagni di squadra. Ogni volta che un personaggio utilizzerà una magia infatti, oltre all'effetto primario, sia esso offensivo o difensivo, questa lascerà sul campo un cerchio magico, un'area di effetto camminando dentro la quale potremo caricare la nostra arma con gli attributi di tale magia e che potrà essere espansa creando nuove combinazioni di effetti. Un ulteriore livello di complessità è dato dall'abilità “Concentrazione” di Zael. Questo potere, conferitogli dall'Ignoto nelle prime fasi di gioco, consente al nostro protagonista di attirare su di sè le ire di tutti i nemici in campo, distraendoli dai nostri compagni di squadra. Si tratta di un arma a doppio taglio, che consente ai nostri alleati campo libero nel castare magie ma lascia Zael col serio pericolo di venir circondato e sopraffatto. Il saggio utilizzo dell'abilità di concentrazione, unito ad una giusta pianificazione prima di ogni scontro, consentono un discreto spessore strategico nonostante il battle system sia interamente action. Il combattimento è sicuramente una delle fasi più divertenti ed appassionanti del gioco e riesce a contrastare la monotonia e la linearità dei livelli, fornendo molteplici approcci ad ogni situazione.
GRAFICA, TECNICA E SONORO
Graficamente The Last Story sfrutta il Wii in maniera sapiente e, oltre ad essere magnifico sotto il profilo stilistico, riesce a difendersi ottimamente anche sotto quello puramente tecnologico. Gli ambienti sono curati e dettagliati, la caratterizzazione dei personaggi è ottima e gli effetti speciali sono tra i migliori visti sulla console Nintendo. Il prezzo da pagare sono alcuni rallentamenti (che inspiegabilmente si manifestano anche in situazioni non particolarmente concitate) ma che comunque non minano nel complesso l'esperienza di gioco. A curare il comparto sonoro del gioco troviamo Nobuo Uematsu (il compositore principe di Final Fantasy) e il bellissimo tema principale è il manifesto assoluto della sua arte. Buono nel complesso anche il doppiaggio in inglese ben tradotto con i sottitoli in italiano.
Curato, originale ed appassionante, The Last Story è sicuramente un titolo destinato ad essere ricordato nel tempo. Un jprg tanto classico nella trama (comunque ben raccontata), quanto innovativo in alcune scelte di rottura, i combattimenti casuali ed il level up esasperato lasciano spazio ad un approccio agli scontri totalmente nuovo, in un riuscito e coinvolgente mix tra azione e strategia.
CONCLUSIONI
The Last Story non solo segna il ritorno nelle vesti di direttore dello sviluppo di Hironobi Sakaguchi, ma è anche il risultato di una volontà di rottura dei MistWalker rispetto ai classici j-rpg. Un'avventura intensa, piuttosto lineare sotto molti aspetti, dove storia e gameplay avanzano di pari passo, regalando una formula innovativa ai giocatori soprattutto per quel che riguarda i combattimenti. Addio agli scontri casuali e ai turni, è la volta in questa occasione di un'originale miscela tra azione e strategia che, se all'inizio può disorientare, si rivela poi varia e coinvolgente.
PRO
- Sistema di combattimento originale ed innovativo
- Graficamente ispirato
- Colonna sonora firmata da Nobuo Uematsu
- Uno dei jrpg più intensi di questa generazione
CONTRO
- Dungeon un pò lineari
- Qualche rallentamento non giustificato
- In alcune situazioni la gestione della telecamera non eccelle
MIO VOTO: 8,5
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Dav_Gen94.
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bellissima recensione 
dopo tutto comunque è un gioco di sakaguchi e con uematsu si va sul sicuro
nonostante i limiti tecnici della wii hanno fatto un ottimo lavoro a quanto vedo. -
._Roxy_..
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Un bellissimo lavoro 
Penso che valga la pena acquistare la console wii per giocare a questo titolo
Grazie Dav
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Dav_Gen94.
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nel mio caso si tratterebbe di RIacquistare..... ovviamente annunciano i giochi fighi solo dopo che l ho venduta >.>
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~ Freija `.
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nel mio caso si tratterebbe di RIacquistare..... ovviamente annunciano i giochi fighi solo dopo che l ho venduta >.>
Anche io l'avevo venduta poiché inutilizzata, e pochi anni fa ho deciso di riacquistarla, ma era di nuovo diventata un soprammobile. Poi per fortuna comprai Xenoblade e...
Per quanto riguarda il gioco, non mi ispira molto il fatto che non ci sia una world map esplorabile, per me elemento fondamentale in un gioco di ruolo. Mi incuriosisce invece il battle system dato che prediligo l'action in quei casi.
Quindi probabilmente quando calerà di prezzo, un pensierino ce lo farò.
Domandina: è utilizzabile il pad o sbaglio? In caso contrario lascio perdere già in partenza.
Ottima recensione comunque. -
._Roxy_..
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Grazie Freija
Si, si può tranquillamente utilizzare il pad
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~ Freija `.
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Perfetto, un punto a suo favore. Mi pareva di aver visto il simbolino nel retro della copertina, ma ora avevo paura di confondermi con un altro gioco
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Dav_Gen94.
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io ormai non la ricompro più la mia occasione gliel ho data
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Ottima recensione.
A me il sistema di combattimento non ispira molto, ma comunque mi mancherebbe la Wii (con il Pad ovviamente).. -
Neon89.
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Davvero un'ottima recensione. Complimenti, Roxy
Se fosse stato un titolo PS3, l'avrei provato volentieri.. -
._Roxy_..
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Grazie ragazzi
Il sistema di combattimento è molto action, con alcuni elementi stealth (visto che Zael può nascondersi e prendere alla sprovvista i nemici), però c'è spazio anche per la strategia, usando i compagni e dando loro tutta una serie di ordini, fondamentali per sopravvivere, soprattutto in alcuni scontri particolarmente difficili.
Sicuramente all'inizio si rimane un pò sbalorditi essendo una tipologia di battle-system molto diversa dai "soliti", ma poi ci si prende la mano e diverte davvero
L'unica pecca è il fatto che ci sia solo un'unica città esplorabile, Lazulis, creare una world map avrebbe reso il titolo ancora più appetibile
Per chi avesse l'occasione, la console ha dei bei titoli che non sono casual, e poi ora, visto l'arrivo imminente di WiiU, si trova anche ad un prezzo vantaggioso.. -
Jett~.
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Uno di quei giochi per cui comprerei la Wii, insieme a Xenoblade. Mi dispiace che ci sia una sola città, e quoto ciò che è stato detto sulla world map.
Ottima recensione davvero, con tanto di immagini lavorate.. -
._Roxy_..
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Grazie mille Jett
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